BABBO FRANCESCO IL MIO BABBINO


Sei l'uomo orso dal cuore molto tenero,
parli poco e sempre con animo sincero.
Da piccola mi cullavi con orgoglio tra le braccia,
e sorridevi di ogni mia sciocca boccaccia.
Con amore mi guardavi, mi coccolavi
e con me ridevi e giocavi.
Mi prendevi la mano ieri e ancora oggi
per portarmi a vedere i più bei paesaggi.
Paesaggi meravigliosi e spesso inesplorati,
dentro ai tuoi silenzi spesso accusati
e sono proprio loro che cantano
quello che sembra a volte vano.
Quando andavi a lavorare,
c'era il rito di un bacio per poterti far andare.
Fremevo nel vederti poi tornare
da correre alla porta e poterti riabbracciare.
Poi c'eran i momenti che anch'io sbagliavo,
il tuo sguardo su di me, eccome se tremavo!
Quindi oltre a gioire, ridere e scherzare,
c'era anche il mio errare
che con umiltà ho saputo apprezzare
e da li, sempre imparare.
E così quante cose mi hai insegnato:
Famiglia, onore, rispetto e l'amore incondizionato!
Mi piace specchiarmi nei tuoi occhi orgogliosi
e leggerci i racconti più preziosi,
sono quelli che ogni giorno mi ricordano
che tu sei sempre li a tendermi una mano,
e quanto è bello ancora ora,
sedermi nelle tue ginocchia, al sicuro, dove il tuo amore per me dimora.
Un babbo è una guida, un pilastro, un dono,
Il mio è un pò orso, ma per certo dolce e buono.

Al mio babbino Francesco

 


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