ICHNUSA, LA MIA SARDEGNA

 

Della tua forma si dice:

“Dio ha lasciato qui la prima impronta con una radice.”

Una radice cresciuta e diramata,

in una terra da me tanto amata.

Sei come un fior di lotto su un letto di mare

Ed hai un cuore verde che pulsa dove è bello girare,

manchi di pioggia e porti con te soffi di vento,

eppure non ti scalfisce nemmeno il tempo.

Sei un lembo di terra dai meravigliosi colori,

profumi di mirto e sai di mille sapori.

Sei madre antica di tanti figli,

ci accogli e difendi con tutti gli artigli.

Oh madre che mi hai nutrito e cresciuto,

con umiltà, onestà, onore e rispetto,

ti porro sempre stretta nel petto.

Sei madre che porta di padre in figlio la tradizione,

in ogni luogo con tanta passione.

Viverti è gioia che accende gli occhi di meraviglia e stupore,

sei il prezioso da difendere e tenere nel cuore.

Molti di noi figli, a fatica varcano il mare,

solo e soltanto per cercare da lavorare,

è cosi conosciamo, il pianto di lacrime amare,

perché nessuno di noi, ti vorrebbe mai lasciare!

Nascere qui è avere un cordone ombelicale,

che non potrai, per certo, mai tagliare.

Tu sei per me, per noi,  il Paradiso,

a guardarti affondo nel più bel sorriso,

mangiare ciò che qui Dio ha seminato,

è delizia sublime per ogni palato!

Terra e madre antica, sei il più bel angolo di cielo,

che dentro l’anima io preservo e tutelo.

Mi hai regalato identità certa e sicura,

in ogni dove e senza paura!

 


Alla mia amata terra, la Sardegna

 


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